1. In un momento storico in cui bellezza e sostenibilità sono fattori chiave per la competitività dei territori, quali sono secondo Sellalab le caratteristiche che rendono un progetto “bello” anche da un punto di vista imprenditoriale?
Per Sellalab, un progetto è “bello” quando riesce a generare valore condiviso, coniugando visione imprenditoriale e impatto positivo. È bello ciò che è utile, replicabile, sostenibile e
capace di rigenerare luoghi, relazioni e opportunità. Un progetto bello è quello che parte dall’ascolto del territorio, valorizza ciò che esiste e costruisce nuove economie a partire da
una cultura del fare bene. È qui che la bellezza diventa leva strategica per l’innovazione a impatto.
2. Come cambia, secondo voi, il concetto di “bellezza” quando viene applicato all’impresa e allo sviluppo locale? Quali elementi ne fanno un valore economico, oltre che estetico?
Quando entra nell’impresa e nello sviluppo locale, la bellezza evolve: da elemento estetico diventa fattore abilitante. È relazione, fiducia, attrattività. È un attivatore di valore economico perché:
• attira persone competenti, investimenti e visitatori;
• migliora il benessere nei luoghi di lavoro e nelle comunità;
• rafforza la reputazione e la competitività di imprese e territori.
In Sellalab crediamo che la bellezza, se orientata all’impatto, diventi un vantaggio competitivo duraturo, capace di trasformare il contesto in cui opera.
3. Quali sono oggi, nel vostro osservatorio, le sfide più interessanti che le imprese stanno affrontando per conciliare impatto e bellezza?
Le sfide più stimolanti che osserviamo riguardano:
• la valorizzazione degli spazi: trasformare luoghi dismessi in spazi di innovazione per l’attrazione e aggregazione di comunità virtuose;
• la produzione sostenibile: integrare estetica e responsabilità nei processi e nei prodotti;
• la co-progettazione con le comunità: generare bellezza condivisa, non imposta.
La vera sfida è costruire modelli e poi concretezza, affinché la bellezza non sia un costo, ma un driver di innovazione e impatto.
4. C’è un consiglio che dareste a chi sta progettando un intervento sul territorio e sogna di vincere un premio come quello di Sellalab? Qual è il “quid” che fa la differenza?
Il nostro consiglio è semplice: partite dall’ascolto. I progetti che lasciano il segno sono quelli che nascono da un dialogo autentico con il territorio e rispondono a bisogni reali. Il “quid” che fa la differenza è la capacità di generare senso, appartenenza e trasformazione. La bellezza che premiamo è quella che accende nuove possibilità e costruisce futuro insieme a chi vive quei luoghi ogni giorno.
5. Secondo Sellalab, qual è il potenziale più profondo della bellezza oggi, in un territorio come il nostro?
La bellezza è un ponte tra radici e futuro. In territori ricchi di storia ma segnati da sfide, può diventare una scintilla di rigenerazione. Restituisce orgoglio, attiva collaborazione e apre nuove visioni. Per Sellalab, la bellezza è uno strumento potente per generare impatto positivo, trasformando luoghi e coscienze.
6. Il Premio Sellalab premia la bellezza che genera valore e futuro. Se dovessi raccontare questo premio con un’immagine, un’emozione o una parola sola… quale sarebbe?
Una luce che si accende.
Perché quando la bellezza incontra l’innovazione a impatto, illumina ciò che era invisibile e trasforma ciò che sembrava immutabile. È il segnale che qualcosa di nuovo, necessario e condiviso sta nascendo.
Allegati:
PREMIO 2025 INTERVISTA SELLALAB
Il miglioramento estetico del contesto paesaggistico di un Territorio contribuisce alla qualità della vita di chi lo abita e di chi lo frequenta. Il Rotary Club di Valle Mosso, costituendone un Comitato di Gestione, si è reso promotore dell’istituzione del Premio +bellezza in Valle finalizzato al riconoscimento ed alla valorizzazione di qualunque intervento effettuato sul Territorio della provincia di Biella che comporti un miglioramento del contesto paesaggistico.