Ponte della Coda
Descrizione:
Il progetto si caratterizza per la completa ricostruzione del Ponte della Coda, crollato a causa degli eventi alluvionali dell’Ottobre 2020. Il progetto nasce dalla volontà di mantenimento del masso posto al centro dell’alveo, riproponendo il concetto delle due arcate dissimmetriche “storiche” ormai radicate nell’immaginario del luogo, modificate ovviamente nelle dimensioni e nelle proporzioni per motivi di ordine idraulico. Per garantire il rispetto della vigente Normativa la struttura portante è stata concepita in conglomerato cementizio armato completamente rivestito con l’impiego di pietra locale che riproduce nel colore e nella tessitura la muratura tipica della zona, mentre il piano di calpestio è stato rivestito con ciottoli del luogo che riproducono il selciato caratteristico della Valle Cervo. Il progetto ha previsto anche le opere di arretramento di muri e scogliera in sponda sinistra orografica in modo da aumentare la sezione idraulica in corrispondenza del ponte.
Obiettivi:
L'obiettivo dell'intervento era principalmente quello di ripristinare il collegamento pedonale tra le due sponde del Torrente Cervo, permettendo il raggiungimento dei fabbricati posti in sponda destra orografica nonché della struttura ricettiva presente in località "Selle di Rosazza". La scelta dell'amministrazione è stata quella di mantenere l'originaria forma caratterizzata da due archi dissimmetrici che riproduce nel modo più fedele possibile l’effetto estetico della precedente struttura considerata l'icona del paese. L'opera rappresenta il connubio tra le moderne tecnologie, che ne garantiscono una maggior durevolezza, e la volontà di trasmettere l'immagine e la memoria storica del luogo, nonché dall'esigenza di garantire il corretto deflusso delle piene la cui intensità è aumentata notevolmente a causa delle mutazioni climatiche.
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